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30/04/2019
1. Anna ed Anastasia, l'anima di “Travel On Art”. Come nasce il vostro incontro e perché questo blog?
Ci siamo incontrate virtualmente grazie ad una amica in comune quando Anastasia era appena tornata dall'Australia e io ero in Canada. Abbiamo capito di condividere la passione per i viaggi e, al mio ritorno, ci siamo conosciute personalmente. Il nostro blog è nato due anni dopo, su una spiaggia di Procida, unendo il nostro amore per il viaggio a quello per l'arte contemporanea.
2. La scrittura e la fotografia, oltre naturalmente all'arte, sono per voi passioni forti e strumenti di lavoro. Cosa consigliereste a chi vuole migliorare in questi due ambiti?
Entrambi questi settori, scrittura e fotografia, richiedono studio, costanza e pratica sul campo. Noi amiamo la fotografia, ma non siamo fotografe: lavoriamo invece come copywriter e content creator con le parole. Non basta avere passione, ma è necessario formare un bagaglio di competenze, acquisite soprattutto sul campo: non si smette mai di imparare in questi settori!
3. Dalla vostra mission: “immaginiamo un mondo in cui l'arte contemporanea sia condivisibile e democratica. Un'arte di tutti, per tutti.” Quali sono gli ostacoli secondo voi?
L'arte, in particolare quella contemporanea, spesso viene percepita come elitaria: l'arte dei vernissage e delle fiere esclusive. In realtà questo linguaggio sta diventando sempre più universale e democratico e, il nostro obiettivo con Travel on Art, è proprio quello di parlare di arte contemporanea a tutti, sia agli appassionati, sia agli scettici, sia ai profani.
4. Sempre dalla vostra mission: “immaginiamo un modo di viaggiare più smart e sensibile”. Dovendo immaginare un decalogo, quali sono i 10 comandamenti per portare a termine la missione?
In realtà non serve un decalogo: tutto dipende dalla curiosità e dalla voglia di scoprire quello che c'è dall'altra parte del nostro cancello. Se c'è la curiosità, non bisogna fare altro che partire e lasciarsi conquistare da ogni dettaglio, ponendosi sempre come osservatori e attori attenti. Inoltre non devono mancare il rispetto e la voglia di lasciarsi guidare dall'improvvisazione, perché proprio in questo modo noi abbiamo scoperto i posti migliori. Il legame tra l'arte e il territorio poi si è rivelato fondamentale per cogliere aspetti determinanti di un paese: lo spazio che le istituzioni dedicano alla cultura infatti la dice lunga su quanto creatività e innovazione siano valori importanti per un paese.
5. Social media: regole per il successo ed errori da non commettere per nessun motivo?
La cosa fondamentale è cercare di condividere sempre dei contenuti di valore, aggiungendo quel quid in più. Noi ci impegniamo sempre ad essere sincere, nel bene e nel male, confidando ai nostri lettori anche le delusioni a cui siamo andate incontro in viaggio. Se stabilisci un rapporto di rispetto, tutto andrà nel modo migliore: mentire è l'errore più grande perché poi inevitabilmente, prima o poi, si viene scoperti e si perde di credibilità agli occhi degli altri.


PH@marcella fava
6. L'avvocato del diavolo potrebbe chiedere: non pensate che l'utilizzo continuo dei social per condividere ogni attimo, in realtà possa portare a perdersi l'essenza delle esperienze?
Il segreto è l'equilibrio: i primi tempi ci è capitato in prima persona di scegliere di rimettere nello zaino smartphone e macchina fotografica, proprio perché ci stavamo rendendo conto di dedicare troppo tempo alla condivisione e poco all'esperienza diretta. Più si prende dimestichezza con questo lavoro, più si impara a trovare il giusto mix tra essenza e condivisione: è solo una questione di allenamento!
7. Street Art, uno dei vostri amori più forti. Ci consigliate 5 chicche da non perdere in giro per il mondo?
La street art è sicuramente uno dei pilastri di Travel on Art e ci ha permesso di scoprire dei posti assolutamente indimenticabili, diventando persone più mature e consapevoli. Le 5 chicche che consigliamo di non perdere sono Bristol, con le prime opere di Banksy, la Puskinskaja 10 di San Pietroburgo che è un centro dedicato all'arte e alla sperimentazione, Vienna che custodisce tantissimi muri di valore grazie al Festival Calle Libre, i muri di Wall in Art in Valle Camonica e la linea 86 della Yarra Trams di Melbourne che regala un magnifico tour alla scoperta della street art.
8. Com'è il rapporto con i vostri followers? Vi incontrate mai per una birra e una dissertazione filosofica sul mondo?
Diciamo che più che followers, ci piace definirli una community di fantastici amanti della creatività proprio come noi. Alcuni di loro abbiamo avuti la fortuna di conoscerli, e non vi neghiamo che è stato molto emozionante dare un volto a persone che di fatto non avevamo mai visto dal vivo. Quindi ogni volta che ne abbiamo l'opportunità, ben venga bere una birra o concedersi una cena orientale insieme!
9. Un mantra contemporaneo: bisogna essere creativi. Per Anna e Anastasia cos'è la creatività?
La creatività per noi è quell'energia che ci tiene vive e che ci permette di scoprire sempre qualcosa di nuovo e magico. Se alcuni la mattina hanno bisogno del caffè per iniziare la giornata, noi abbiamo bisogno di leggere di nuove idee e opere d'arte che stanno prendendo forma: non potremmo proprio farne a meno!
10. Chi sono i personaggi che rappresentano le vostre maggiori fonti di ispirazione?
Domanda difficile: ci piacerebbe fotografare come Steve McCurry e Salgado, scrivere come Charles Bukowski, creare opere d'arte come Francesca Woodman e Andrea Ravo Mattoni.

PH@alice vacondio
11. Immaginate di essere Presidentesse (due donne, facile, no?) per un giorno del Belpaese. Prendendo spunto dai vostri viaggi, tre cose che fareste subito per migliorare la vera industria sulla quale investire in Italia: il turismo.
Facilissimo ;) prima cosa: investire sull'arte per renderla sempre più accessibile e fruibile da tutti. Il modello nordeuropeo è un perfetto esempio. L'Italia non può non essere al primo posto per quanto riguarda l'innovazione nel settore culturale. Seconda cosa: formazione degli operatori, purtroppo in tantissime destinazioni e strutture turistiche in Italia, il concetto di accoglienza è ancora molto remoto. La formazione deve essere costante e di qualità, anche il direttore d'hotel o il direttore di un museo non può sentirsi già “arrivato”. Terza cosa: organizzazione, ma questo è un deficit culturale italiano. Il Belpaese fa fatica ad organizzarsi in modo puntuale e coordinato, cosa che invece nel Nord Europea è normalissima. Dobbiamo imparare ad essere organizzati e a coordinare al meglio tutti i servizi che compongono l'offerta turistica.
12. Il viaggio della vostra vita?
Ad entrambe manca il Sud America: in particolare Perù, Cile e Argentina ci ispirano tantissimo, ma vorremmo avere alcune settimane a disposizione per poter organizzare un itinerario come si deve ed esplorare ogni luogo con la giusta calma!
13. Il viaggio che non avete ancora fatto e che vi piacerebbe vivere con i vostri followers?
Ci piacerebbe visitare Tel Aviv e se riuscissimo anche Betlemme, per vivere un'esperienza unica a livello umano e anche a livello di arte urbana! Forse la prima destinazione riusciremo a vederla a breve, chissà!
14. Un disco ed un libro da portare con voi nel viaggio dei vostri sogni. Cosa mettereste in valigia?
Sicuramente Ben Howard è uno dei cantanti che ci accomuna, insieme a The Tallest Man of Earth e Mumford & Sons. Il libro è più difficile invece: per Anastasia è Shantaram e per Anna tutti i libri di Charles Bukowski.
15. Avete di fronte a voi degli aspiranti blogger. Cinque consigli.
Li abbiamo molto chiari: scrivete di argomenti che conoscete e che vi appassionano perché il blog, prima di diventare un lavoro, richiede molto rodaggio quindi è indispensabile divertirsi con contenuti che interessano davvero. Tenersi sempre aggiornati sul mondo digital e sulle novità è fondamentale e permette di lavorare in modo più consapevole e professionale. Mai snaturarsi per avere un follower in più, non è questo ciò che conta. Creare contenuti unici e autentici: copiare a destra e sinistra non è mai la strada giusta. Viaggiate perché amate farlo e non perché fa figo o perché tutti lo fanno: il viaggio in primis deve arricchire voi, poi arriverà tutto il resto e sarà bellissimo!