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07/10/2019
Non sono tantissimi gli operatori che si occupano di turismo scolastico e inoltre sono diminuiti nel tempo ma non se ne capisce perché, o meglio non se ne capisce totalmente il perchè. A favore di questo settore c'è la possibilità di lavorare in bassa stagione (rispetto a quelle tradizionali) e durante la settimana (non nel weekend). Inoltre la creatività e la sostenibilità che il turismo scolastico può rappresentare è unico, in tutta la filiera dei fornitori la possibilità di erogare servizi sostenibili è altissima, e in particolare la Guida, sia turistica che escursionistica ambientale assurge ad un ruolo strategico sia per il T.O. che organizza sia per se stessa. La scuola e il pubblico scolare richiedono una preparazione importante e una capacità comunicativa altrettanto attenta, quindi?
Erroneamente si crede che sia un settore poco remunerativo, ma, se parliamo per i T.O. lo scolastico permette di mantenere fornitori in attività, realizzare convenzioni commerciali in cui tutti possono guadagnarci, per le Guide è un settore strategico, ricettivi e trasporti possono colmare la bassa stagione ma, il vero problema di questo turismo è la difficoltà ad individuare il vero interlocutore.
Il turismo scolastico, viene scelto dai docenti, pagato dalle famiglie, fruito dagli studenti! Non è una situazione facile, non ci sono molti prodotti commerciali che rispondono a questa “triplice”!
Attorno a questa particolare caratteristica si sviluppa la scelta del programma. I docenti possono essere accontentati con scelta di argomenti e località che siano pertinenti ai programmi scolastici e che abbiano una organizzazione che li cauteli in termini di sicurezza e logistica. I genitori, fidandosi della scuola, individuano nel prezzo il primo requisito su cui basare la scelta, gli studenti invece in genere ripongono la loro attenzione sulla distanza e durata del viaggio, sulle caratteristiche dell'albergo e sulla bellezza delle “cose da vedere”.
Non sempre o non necessariamente queste tre esigenze possono andare d'accordo tra loro ma non è impossibile però trovare un denominatore comune che permetta di trovare un'”area comune” che porta quindi al successo della proposta. La natura in particolare è una proposta che, se trattata e offerta e spiegata ai clienti in modo attendo, mette d'accordo i tre target individuati. Quello che è certo è che in 30 anni di esperienza se alla partenza per un soggiorno in un area naturale alcuni ragazzi possono essere scettici in quanto avrebbero preferito la metropoli, al ritorno, grazie alle esperienze emozionali, allo stare assieme in albergo la sera o semplicemente alla condivisione di momenti quali escursioni e panorami, dichiarano apertamente di essere soddisfatti dell'esperienza che spesso per loro risulta il primo soggiorno in natura, la prima volta di ave camminato, di aver preso un po' di pioggia o aver da vicino, visto animali e panorami mozzafiato.
Autore: Filippo Camerlenghi - Esperto di turismo sostenibile/ambientale presso Proteus