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26/05/2020
La pausa forzata dovuta al Covid-19 che ha messo a dura prova il turismo, ha generato una revisione di tutti i processi a livello mondiale, ma soprattutto ha avviato una profonda riflessione sulla necessità di preservare l'uomo, il suo habitat e il pianeta.
Il mondo del turismo nella sue espressioni più illuminate, ha colto l'occasione per rilanciare un approccio improntato alla responsabilità, perno intorno al quale si potrà far girare ogni attività orientata alla scoperta del territorio e delle comunità umane.
La progettazione di percorsi, infrastrutture e nuovi sistemi di mobilità sostenibile, la creazione di itinerari turistici in grado di valorizzare i patrimoni paesaggistici, culturali, storici ed enogastronomici - driver formidabili che connettono i viaggiatori alle comunità locali - è senza dubbio una modalità coerente con la scelta di puntare a un futuro ecosostenibile in grado di disegnare nuovi stili di vita.
In questo ambito SIMTUR - Società italiana professionisti mobilità dolce e turismo sostenibile, attraverso la formazione e la qualificazione di figure professionali da impiegare nello sviluppo della mobilità dolce e del turismo sostenibile, svolge un ruolo primario.
I professionisti formati da SIMTUR per la progettazione di percorsi e infrastrutture di mobilità urbana e territoriale e gli operatori delle organizzazioni pubbliche e delle imprese private interessate allo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile, possono rappresentare solide figure di riferimento in tutti quei contesti che scelgono di puntare allo sviluppo equo, sostenibile e inclusivo.
Il tema, peraltro, presenta diversi addentellati. Quando si parla di turismo e mobilità dolce, infatti, entrano in gioco automaticamente diversi altri comparti produttivi al punto che è difficile distinguere il confine fra un ambito e l'altro nelle comuni categorizzazioni.
Nella “nuova” contemporaneità con cui tutti stiamo prendendo le misure, il ruolo di SIMTUR una configurazione che ha aggrega oggi professionalità e organismi che da anni promuovono la ricerca scientifica, l'analisi e lo studio di soluzioni di mobilità per merci e persone in grado di affrontare le criticità ambientali e di migliorare la qualità della vita, risulta ancora più funzionale. Così come assume un enorme valore aggiunto l'opera di sensibilizzazione e coinvolgimento dell'opinione pubblica che SIMTUR ha avviato attraverso progetti educativi, eventi divulgativi come “All routes lead to Rome”, una grande iniziativa in modalità diffusa, un vero e proprio catalizzatore di sinergie a livello nazionale.
Oggi siamo in una fase in cui si va verso il riconoscimento ministeriale delle figure professionali nel settore della mobilità dolce, già istituzionalizzate all'interno di SIMTUR con la creazione di tre distinti registri che corrispondono a specifiche aree di riferimento: Esperto di progettazione di percorsi di mobilità dolce (MOBIPLAN), Ecomobility manager (ECOMOB) e Animatore e promotore di circuiti e filiere di Mobilità dolce e di Itinerari di Turismo sostenibile (PROMOB).
Proprio il 13 maggio scorso a seguito del decreto Rilancio emanato dal Consiglio dei Ministri la figura del mobility manager è diventata obbligatoria non solo per enti pubblici ma anche per imprese con più di 100 dipendenti ubicate nei capoluoghi di regione, capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane, ma anche nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Queste dovranno redigere e adottare entro il 31 dicembre di ogni anno un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL).
A tale proposito durante la “Fase 2” e per i prossimi mesi, SIMTUR che su questi temi ha già dimostrato da anni di avere una visione prospettica, ha attivato Corsi brevi di avvicinamento alla professione - 50 ore a distanza - con ACT - Accademia Creativa Turismo, associazione che promuove l'alta formazione nel turismo e che collabora con SIMTUR nelle aree della formazione e all'aggiornamento professionale, essendo il Presidente ACT, Maurizio Di Marco, socio fondatore di SIMTUR nonché Responsabile della Commissione Formazione e aggiornamento professionale.
Sulla partecipazione attiva di ACT alle attività di SIMTUR, il Presidente nazionale di SIMTUR Federico Massimo Ceschin ha dichiarato: “Siamo particolarmente lieti di dare corpo a una visione potendo contare non più soltanto sul competente contributo di Maurizio ma di un intero team affiatato e dinamico che nella formazione e nel turismo ha dimostrato di possedere le qualità necessarie per coltivare talenti e per creare una nuova generazione di manager. Di questo ha bisogno il Paese, soprattutto all'uscita dalla crisi sanitaria determinata dalla pandemia: far emergere il merito e il talento dei giovani non solo per rispondere alle loro legittime aspirazioni di vita ma anche per andare incontro alle esigenze degli Italiani di domani, cui è imperativo e urgente offrire una classe dirigente innovativa, coraggiosa e visionaria, in grado di traghettare il sistema nel tempo dell'economia circolare, etica, sostenibile e condivisa”.
La sinergia fra SIMTUR e ACT si estende anche ai programmi formativi dell'Accademia in quanto illustri esponenti SIMTUR partecipano allo storico Master in Turismo Sostenibile e Responsabile come docenti del modulo in mobilità dolce.
“Nel nostro Paese – ha dichiarato Maurizio Di Marco commentando i nuovi scenari – il potenziale rappresentato dai territori dal punto di vista della crescita sociale ed economica in relazione alla sostenibilità resta molto elevato. Pensiamo ai borghi, alle aree rurali, ma anche alle città perché il benessere dell'individuo e la sua felice interazione con l'ambiente non debba essere solo un privilegio di chi vive quotidianamente a contatto con la natura”.
“È per questo che ACT ha sposato con entusiasmo la filosofia e gli obiettivi di SIMTUR – ha continuato Di Marco – scegliendo di mettere a fattor comune il suo know-how nella formazione al turismo sostenibile. Il nostro apporto alla didattica, nella proficua collaborazione con SIMTUR, è volto alla creazione di percorsi d'eccellenza che partono dal fulcro centrale della cultura e della specializzazione delle risorse umane per approdare al mondo del lavoro. Solo riqualificandosi l'Italia potrà tornare a essere competitiva”.
“Non dobbiamo dimenticare – ha spiegato il Presidente di ACT – che pur in tempo di crisi noi rappresentiamo un Paese con un patrimonio paesaggistico estremamente appetibile e segmentato che si traduce nei vari turismi ma anche nei valori identitari dei diversi territori italiani e in un approccio «naturalmente» esperienziale. Sappiamo bene inoltre che i nostri punti di forza - clima, natura, arte, storia ed enogastronomia - fanno sì che l'Italia sia sempre nel cuore di chi ama viaggiare come una delle prime mete al mondo da visitare e che il concetto di bellezza sia sempre più spesso associato nell'immaginario collettivo ai patrimoni paesaggistici e artistici italiani. Pensiamo alla mobilità dolce che si può esprimere attraverso infiniti itinerari che si snodano fra mare, laghi, fiumi, collina e montagna. Pensiamo a quali patrimoni andiamo a toccare quando attraversiamo i nostri luoghi millenari. Tutto questo, messo a sistema, va gestito e affrontato in modo professionale perché il potenziale di sviluppo dei diversi distretti è molto elevato e passa attraverso la progettazione turistica ma prima ancora dei territori nel loro complesso”.
“A questo proposito – ha concluso Di Marco - noi sentiamo forte la missione di formare i manager della futura classe dirigente del Paese che dovrà confrontarsi con nuovi modelli di sviluppo necessariamente sostenibili e la necessità di innovare profondamente tutti i settori chiave legati alla crescita”.
Riconfermando i valori intrinseci della propria mission inequivocabilmente orientata alla promozione culturale delle buone pratiche del turismo sostenibile proprio quest'anno ACT è entrata a far parte di AITR - Associazione Italiana Turismo Responsabile. Esponenti di rilievo di questa primaria associazione nazionale partecipano alla didattica del Master sul Turismo sostenibile e responsabile, un percorso che forma ogni anno decine di nuove leve preparandole a entrare nel mondo del lavoro con certificazioni internazionali, qualifiche e un corredo culturale, tecnico e valoriale votato al rispetto dell'ambiente.
Ricordiamo che sempre sul fronte della didattica specialistica l'offerta formativa ACT comprende anche il Corso per Guida ambientale escursionistica riconosciuto da AIGAE - Associazione italiana guide ambientali che forma la figura professionale della guida preparando i candidati all'esame finale di ammissione AIGAE.
Marina Ricci - Redazione ACT