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17/10/2025
Il Lago Titicaca in Perù è uno di quei luoghi che rimane scolpito nell’anima: una culla di leggende, un ponte sospeso tra terra e cielo, tra acqua e montagne, tra passato e presente. Viaggiare qui significa entrare in punta di piedi in una storia millenaria, lasciandosi accogliere da popoli che ancora oggi vivono seguendo ritmi antichi.
Ho esplorato queste acque sacre durante il mio viaggio in Perù, e mentre la barca scivolava sulle montagne riflesse nell’acqua mi sono sentita come su una macchina del tempo, diretta all’incontro con le radici della cultura peruviana. In questo articolo voglio raccontarti cosa vedere sul Lago Titicaca, tra Puno, le isole galleggianti Uros e l’Isola di Taquile: un itinerario all’insegna di incontri indimenticabili.
LAGO TITICACA: ALTITUDINE E PROFONDITÀ DI UN LAGO MITICO
Prima di partire, è importante sapere che il Lago Titicaca si trova a un’altitudine di circa 3.812 metri sul livello del mare, tra Perù e Bolivia. È considerato il lago navigabile più alto del mondo e per raggiungerlo è consigliabile acclimatarsi, arrivando a questa altitudine per gradi, limitando le problematiche legate al mal di montagna.
La profondità del Lago Titicaca raggiunge i 281 metri e l’attività della pesca, grazie ad acque ricche di diverse varietà di pesci, è una delle principali attività di sostentamento delle popolazioni locali.
COSA VEDERE A PUNO, PORTA D’ACCESSO AL LAGO TITICACA
La città di Puno è il punto di partenza per la maggior parte dei viaggiatori che desiderano esplorare il Lago Titicaca. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Puno, sappi che, nonostante non sia la città più affascinante del Perù, la visita della città di Puno coinvolgerà tutti e cinque i sensi. Non posso dire di aver solo visto la città di Puno ma di aver sentito i suoi profumi e di averla anche ascoltata, gustata.
Il centro storico
Voci di bambini che giocano, canti di persone in festa, clacson di piccoli camioncini carichi di frutta e verdura che si fanno largo nelle piccole stradine... Il centro storico e Plaza de Armas, la piazza della Cattedrale di Puno, sono l’anima della città, il luogo dove la comunità s’incontra e svolge le sue attività commerciali. L’impronta coloniale e navale della città è ancora visibile in alcuni edifici come la Casa del Corregidor, negli abiti tradizionali indossati da molti abitanti e nei giovani cadetti a passeggio per il centro della città.
I mercati
Impossibile non lasciarsi trascinare verso la zona del porto, dove guidati dai profumi di spezie, si attraversa il grande mercato che ogni giorno ravviva le vie principali della città. Ogni giorno donne vestite in abiti tradizionali siedono ai banchi del mercato, accovacciate per terra con la loro bilancia accanto, circondate da sacchi di patate essiccate, verdure di ogni colore o tessuti dai colori sgargianti, simbolo della tradizione peruviana.
Folklore e danze peruviane
Puno viene spesso descritta come la “capitale folkloristica del Perù”. Qui il ritmo dei charango e delle zampoñas accompagna feste e celebrazioni che trasformano la città in un caleidoscopio di colori e costumi. Puno vanta più di 300 danze tradizionali peruviane ognuna caratterizzata da diversi costumi dai colori fluorescenti e tempestati di lustrini luccicanti. Non perdetevi una cena al ristorante Balcones de Puno, che ogni sera vede sul proprio palcoscenico ballerini che riportano in vita le danze tradizionali.
I dintorni di Puno: Sillustani
Se hai tempo, ti consiglio di esplorare i dintorni di Puno, raggiungendo le rovine archeologiche di Sillustani. Il sito è stato fondato dagli antichi colla, una tribù guerriera in seguito assorbita dagli Incas. Con le sue torri funerarie circolari (chullpas), Sillustani offre un panorama spettacolare sul lago Umayo e un’immersione nella spiritualità preincaica. Da Puno partono ogni giorno escursioni giornaliere della durata totale di 3 ore e mezza.
LE ISOLE GALLEGGIANTI UROS: UN MONDO SOSPESO SULL’ACQUA
Lontano dalla frenesia della città di Puno, a meno di un’ora di navigazione sulle acque gelide del Lago Titicaca sorgono le isole galleggianti Uros, un luogo fermo nel tempo, in cui aprire lo sguardo ad un modo di vivere estremamente lontano da quello che noi oggi reputiamo essere “la vita normale”.
Vita sulle isole
Il vento gelido sulla pelle, le guance arrossate dal sole accecante, le mani rovinate dall’intreccio della tortora e dalla pesca. Bambini molto piccoli e adulti a cui è impossibile dare un’età costituiscono le piccole comunità delle isole Uros, costruite interamente con la totora, una canna che cresce abbondante nel lago e che viene usata anche come cibo, materiale per costruire case e oggetti di artigianato. Gli Uros vivono ancora oggi di pesca, artigianato e turismo, mantenendo un equilibrio fragile ma affascinante con l’ambiente circostante.
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ISOLA TAQUILE: TRADIZIONI TESSUTE CON FILI COLORATI
Sull’Isola di Taquile, il blu intenso delle acque del lago contrasta con la terra rossastra solcata da sentieri che permettono di visitare l’isola a piedi. Qui non ci sono auto, non ci sono rumori: solo il vento, i sentieri in salita e i panorami che si aprono fino alle vette boliviane spruzzate di neve.
L’arte tessile di Taquile
Taquile è famosa per la sua tradizione tessile, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità immateriale. Gli abitanti, con i loro abiti tradizionali dai colori vivaci, sono maestri nell’arte della lana. Sono gli uomini a tessere, seduti con i loro telai a cintura, mentre le donne filano tenendo in mano il rocchetto e usandolo tutto il giorno quasi come fosse uno yoyo. Ogni capo, ogni cintura, ogni gonna ha un significato sociale, legato all’età, allo stato civile e al ruolo nella comunità.
La simbologia dei vestiti e tessuti peruviani è tanto forte qui da usarla anche per trasmettere lo stato d’animo delle persone: una donna anziana aveva aggiunto alla sua gonna uno stralcio di tessuto viola per comunicare alla comunità che in quel momento il suo animo era turbato. Qui i colori sono lo specchio dell’anima delle persone.
Vita autentica
All’ora di pranzo il profumo di pesce grigliato si diffonde per i vicoli dell’isola e le porte delle case degli abitanti si aprono. Gli abitanti di Taquile sono noti per la loro ospitalità e con i loro sorrisi e occhi accoglienti riescono a coinvolgere i turisti nelle loro vite. La tavola imbandita con zuppa di quinoa, trota alla griglia e patate, diventa luogo di incontro e di scambio, un’opportunità rara di avvicinarsi a culture vive capaci di dialogare con il presente senza rinunciare alle proprie radici.
QUANDO ANDARE IN PERÙ E COME VISITARE LE ISOLE
Ecco qualche informazione pratica per organizzare la visita al lago Titicaca e alle isole Uros e Taquile.
Periodo migliore per la visita
Uno dei dubbi più comuni è: quando andare in Perù per godersi al meglio il Lago Titicaca?
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La stagione secca, da maggio a ottobre, è la più consigliata. Il cielo è limpido, le giornate soleggiate e le notti stellate indimenticabili.
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La stagione delle piogge, da novembre ad aprile, regala comunque paesaggi verdissimi e luoghi meno affollati, ma bisogna essere pronti a qualche acquazzone improvviso.
Io ho visitato il lago a luglio, e nonostante il freddo pungente della notte, le giornate erano così limpide e soleggiate da regalare scenari perfetti per scatti fotografici memorabili.
Raggiungere le Isole del Lago Titicaca
Per raggiungere le isole Uros è Taquile esistono diverse possibilità: tour organizzati in partenza da Puno che comprendono entrambe le isole oppure traghetti in partenza da Puno verso le Isole Uros o verso Taquile.
Come arrivare alle Isole Uros?
Per raggiungere le Isole Uros da Puno la soluzione più semplice è partecipare ad un tour guidato di circa mezza giornata che in 40 minuti di navigazione raggiunge le isole. Esiste anche la possibilità, come ho fatto io, di partecipare ad un tour guidato in giornata che include anche l’Isola di Taquile
Come arrivare all'Isola di Taquile?
Per raggiungere l’Isola di Taquile da Puno occorrono circa due ore e mezza di navigazione partendo dal porto della città.
Il metodo più diffuso per raggiungere Taquile è prendere parte ad un tour organizzato guidato che spesso prevede una sosta intermedia alle isole Uros.
Per chi volesse concentrarsi solo sull’Isola di Taquile esistono traghetti pubblici che partono tra le 7.30 e le 8 del mattino dal porto di Puno e non prevedono la guida a bordo.
Come interagire con la popolazione
Il prezioso consiglio che ho ricevuto prima della visita alle isole e che condivido con voi è “di entrare in punta di piedi”, tenendo ben presente di avere a che fare con persone che vivono il turismo non sempre come qualcosa da cui traggono benefici, ma anche come minaccia alla persistenza delle loro usanze e tradizioni. Molti credono che le fotografie rubino l’anima, quindi è sempre consigliabile e segno di rispetto chiedere di poter scattare fotografie, in particolare agli anziani.
PRONTO A VIVERE ANCHE TU QUESTO VIAGGIO?
Se leggendo queste righe hai sentito nascere il desiderio di incontrare nuove culture, di camminare tra i mercati di Puno e lasciarti cullare dalle acque del Lago Titicaca, allora questo viaggio fa per te.
Contattami per disegnare insieme il tuo viaggio in Perù e vivere il Lago Titicaca con gli occhi di chi l’ha già amato.
Articolo a cura di:
Giorgia Bianchi
Questo contenuto è frutto di un esercizio didattico realizzato dagli studenti del corso di Digital Storytelling di Accademia Creativa Turismo nell’ambito della III edizione del Contest Best Travel 2025. Ogni riferimento a realtà turistiche esistenti è puramente casuale. L’obiettivo è mostrare il lavoro svolto in aula e permettere al pubblico di votare il progetto preferito!